
Taglio del nastro all’Ospedale Sant’Andrea di Roma per il servizio Tobia, percorso facilitato dedicato a pazienti con disabilità cognitive e/o relazionali per effettuare esami e terapie. Si estende la Rete Tobia della Regione Lazio che supporta gli 8300 disabili non collaboranti e i loro 25mila caregiver, a garanzia della piena inclusività dei servizi assistenziali.
Roma, 25 marzo 2024. Questa mattina il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo settore, Servizi alla Persona, Massimiliano Maselli, hanno inaugurato il nuovo percorso Tobia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea. Ad accoglierli il direttore generale, Daniela Donetti, e il preside della facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma, Erino Angelo Rendina. Il servizio supporta i pazienti con bisogni speciali nella fruizione dei percorsi clinico-assistenziali, integrandosi nella rete TOBIA-DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) della Regione Lazio, coordinata da Stefano Capparucci.

Il servizio Tobia offre ai pazienti con gravi difficoltà cognitive e/o relazionali percorsi facilitati per effettuare prestazioni diagnostiche e terapeutiche utili a prevenire e curare patologie non direttamente legate al disturbo principale da cui sono affetti. Un prelievo di sangue, un ECG, una visita oculistica, ad esempio, possono risultare difficoltosi per una persona con una forma grave di disturbo dello spettro autistico. Il servizio Tobia offre un percorso assistenziale declinato sulle esigenze particolari di tali pazienti, ottimizzando il numero degli accessi in ospedale, il tempo di permanenza o gli spostamenti fisici, effettuando visite, analisi, esami diagnostici – quando possibile – direttamente presso un ambiente protetto, con la guida di un infermiere care manager e il coinvolgimento di personale sanitario specificatamente formato, garantendo sempre la presenza di un caregiver/familiare.
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Un test rapido basato sulla misurazione della mini-curva da carico glucidico di appena un'ora per arrivare ad una diagnosi precoce di diabete o pre-diabete: sopra 155 mg/dl si fa diagnosi di 'pre-diabete'; sopra i 209 mg/dl di diabete.
La International Diabetes Federation (IDF) propone di adottare i nuovi criteri individuati anche col determinante contributo della ricerca dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea – Sapienza Università di Roma. Era del 2015 la prima pubblicazione firmata dal professor Giorgio Sesti, Ordinario di Sapienza e Direttore della Medicina Interna del Sant’Andrea, e dalla professoressa Teresa Vanessa Fiorentino, Associato di Medicina Interna all'Università 'Magna Graecia' di Catanzaro', che dimostrava come il valore della glicemia alla prima ora della curva da carico di glucosio fosse altamente predittivo del rischio di sviluppare un diabete. Ne sono seguiti oltre 40 lavori scientifici del gruppo, importante tassello per la proposta avanzata dalla IDF.
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L’ultima frontiera delle cure oncologiche è la realtà virtuale, intervento integrativo e complementare alle terapie che riduce ansia, stress, disturbi di umore. Lo studio preliminare svolto al Sant’Andrea – Sapienza dimostra i favorevoli effetti del mindfulness sulle pazienti in trattamento chemioterapico.
Roma, 06.03.2024. Presentati oggi, durante l’incontro “Trattamenti integrati in oncologia: i vantaggi della mindfulness attraverso la realtà virtuale” organizzato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea e dalla Facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma, i risultati preliminari di uno studio sull’uso della realtà virtuale da parte di pazienti oncologiche in trattamento, come intervento integrativo e complementare alle cure. Ed è proprio nell’integrazione di medicina e psicologia la chiave di volta di un evento che mira a mettere in luce, in una sede accademica autorevole quale la prima università di Roma e con la curatela del Sant’Andrea, uno dei più importanti poli oncologici italiani, come il supporto psicofisico al malato rappresenti un’opportunità aggiuntiva per il buon sito della terapia e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
Sebbene diversi sintomi correlati alla tossicità dei trattamenti chemioterapici possano essere ridotti d’intensità o inibiti attraverso interventi farmacologi, la sfida quotidiana del paziente oncologico è spesso legata a sintomi minori, quali fatica, insonnia, depressione o disturbi dell’umore, per i quali i farmaci non risultano altrettanto efficaci. Solide evidenze scientifiche dimostrano come trattamenti integrati e complementari per la gestione di tali eventi avversi, come la musico terapia, la meditazione o lo yoga per la riduzione dello stress durante e dopo la chemioterapia, incidano favorevolmente non solo sulla qualità di vita dei pazienti ma anche sul successo terapeutico.
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Si comunica che, in ottemperanza a quanto previsto dall’art.1 comma dal 180 a 182 della Legge 213 per l’esonero del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri (Bonus Mamme), al fine di agevolare la richiesta da parte delle dipendenti madri con contratto a tempo indeterminato è disponibile, dal 6 marzo alle ore 10, nell’area personale del dipendente AREAS la procedura informatica necessaria per la richiesta.
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