Pronto Soccorso

Quando è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso

Il servizio di Pronto Soccorso è dedicato alla cura dei pazienti con patologie urgenti e non differibili. Il ricorso al Pronto Soccorso è indicato nel caso di:

  • dolori forti e improvvisi;
  • eventi traumatici e non, insorti recentemente, che necessitano di diagnosi e terapie in tempi celeri e che non possono essere risolti dal medico di medicina generale, né dalla guardia  medica, né da strutture specialistiche ambulatoriali;
  • quando la proposta di ricovero è formulata dal medico di medicina generale/pediatra di libera scelta, proposta che comunque sarà valutata dal medico di Pronto soccorso.

 

Come accedere al Pronto Soccorso
L'accesso può avvenire con mezzo proprio o con ambulanza, chiamando il numero unico per le emergenze (NUE) 112. Lo scopo del 112 è quello di fornire una risposta appropriata in situazioni di emergenza-urgenza mediante l'invio dei mezzi di soccorso adeguati, disponibili e più vicini al luogo della chiamata.

 

Il Pronto Soccorso non è la struttura giusta per...

  • approfondire aspetti non urgenti o cronici;
  • evitare liste di attesa per visite specialistiche non urgenti; 
  • eseguire compilazioni di ricette;
  • acquisire altri giudizi medici; 
  • comodità, abitudine, sfiducia nella medicina non ospedaliera; 
  • evitare il pagamento del ticket.

Importante: in presenza di problemi non urgenti - per evitare il sovraffollamento del servizio - è possibile rivolgersi al medico di famiglia o al pediatra di libera scelta e - negli orari durante i quali non sono disponibili - alla Guardia Medica, ora denominata Continuità Assistenziale.

 

Cosa occorre presentare
È bene portare con sé:

  • documento di riconoscimento
  • tessere sanitaria

Quando possibile, inoltre, è consigliabile presentare:

  • documentazione sanitaria disponibile con elenco della terapia farmacologica che si sta assumendo a domicilio.

 

Come funziona
Presentandosi all’accettazione del Pronto soccorso, un infermiere esperto (infermiere triagista) provvede alle prime operazioni di identificazione, effettua una prima valutazione dei sintomi e attribuisce il codice di priorità (triage). I codici di priorità, identificati ciascuno da un numero-colore, corrispondono ad altrettanti livelli di urgenza per assistere i pazienti non in base all’ordine di arrivo ma in base ma alla priorità del loro problema, dando la precedenza alle persone in condizioni cliniche più gravi.

L'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea ha adottato a novembre 2019 il nuovo sistema di triage ospedaliero regionale, con il passaggio dai consueti 4 codici colore (rosso-giallo-verde e bianco) al nuovo codice a 5 numeri (associabili al colore) per identificare la gravità del paziente e i conseguenti tempi di attesa: 

Codice Rosso Emergenza

  • 1 CODICE ROSSO - EMERGENZA: interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali.

Codice Arancione URGENZA

  • 2  CODICE ARANCIONE - URGENZA: rischio di compromissione delle funzioni vitali; condizione con rischio evolutivo o dolore severo. 

Codice Azzurro URGENZA DIFFERIBILE

  • 3 CODICE AZZURRO - URGENZA DIFFERIBILE: condizione stabile senza rischio evolutivo con sofferenza e ricaduta sullo stato generale che solitamente richiede prestazioni complesse.

Codice Verde EMERGENZE MINIORI

  • 4 CODICE VERDE - URGENZA MINORE: condizione stabile senza rischio evolutivo che solitamente richiede prestazioni terapeutiche semplici monospecialistiche.

Codice Bianco NON URGENZA

  • 5 CODICE BIANCO NON URGENZA: problema non urgente di minima rilevanza clinica.

Ogni paziente, dopo il triage, può verificare la propria posizione sui monitor di sala tramite un codice assegnato all’accettazione, e utilizzato anche per la chiamata, nel totale rispetto della privacy.

In seguito alla visita, il medico di Pronto Soccorso può:

  • disporre il ricovero; 
  • trasferire il paziente, con trasporto protetto, in altra sede in caso di impossibilità a procedere al ricovero, per mancanza di posti letto o di risorse tecnico-specialistiche; 
  • inviare il paziente a casa con le indicazioni necessarie al proseguimento delle cure e/o eventuali controlli successivi;
  • trattenere il paziente in osservazione temporanea al fine di completare l'iter diagnostico terapeutico.

 

 

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