
Il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un'occasione per sensibilizzare e riflettere su una delle violazioni più gravi dei diritti umani. Anche l'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea ha voluto dare il suo contributo, promuovendo una campagna di sensibilizzazione in occasione di questa giornata.

L'iniziativa, che si è svolta ieri e si ripeterà nella mattina del 27 novembre, comprende un'azione di informazione one-to-one, rivolta ai pazienti, utenti e familiari. L'obiettivo è fornire informazioni e supporto a chi si trova in situazioni di violenza o abuso, nonché a coloro che possono fungere da intermediari e diffondere queste informazioni alle vittime. Ma anche formare il personale sanitario affinché sia in grado di riconoscere i segnali di un maltrattamento. Nelle sale d'attesa del Sant'Andrea sono risuonate anche le note della canzone 'L'Amore non fa così' di Valentina Ambrosio, per un momento di riflessione sulle parole che ricordano come la violenza non possa mai essere giustificata.
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In occasione del World AIDS Day, l'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea, insieme alla Facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma e al SISM - Segretariato Italiano Studenti in Medicina - APS, ha organizzato il 28 novembre un evento dedicato alla prevenzione e al contrasto dell'HIV e delle infezioni sessualmente trasmissibili. Nonostante i significativi progressi nella cura e prevenzione, l'infezione continua a diffondersi, alimentando allo stesso tempo stigma e discriminazione. Le diagnosi tardive sono ancora predominanti, spesso a causa della paura o della convinzione di non essere a rischio.
L'evento puntava a tracciare la rotta verso l’obiettivo dell’azzeramento delle nuove infezioni da HIV entro il 2030, promuovendo l'accesso al test e aumentando le armi della prevenzione, come la profilassi pre-esposizione (PreP), che ha dimostrato un’efficacia del 97% nel proteggere dall’infezione.
L’iniziativa, organizzata dal Direttore delle Malattie Infettive Prof.ssa Miriam Lichtner, è stata un successo, con 405 test per HIV, HCV (epatite C) e sifilide realizzati gratuitamente tra la sede universitaria e la sede ospedaliera. Alta la partecipazione dei giovani, ma anche le adesioni allo screening offerto in sala prelievi e nei reparti di ricovero.
La giornata si è conclusa con un originale format dal titolo “Take the Right Path on Prevention”, che ha visto alternarsi esperti in malattie infettive e brevi performance musicali, per sensibilizzare e informare in modo coinvolgente. Un mix di musica e informazione, condotto da Franco Iannizzi, che è stata anche occasione per lanciare il nuovo servizio di Ambu PreP - Profilassi Pre Esposizione del Sant'Andrea.
Ringraziamo tutto il personale che ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, medici, infermieri e specializzandi delle Malattie Infettive, direzioni e staff dei laboratori e delle sale prelievi, oltre al personale nei reparti di ricovero. Abbiamo fatto un altro passo importante verso la prevenzione e una risposta concreta alle sfide globali legate all’HIV e alle infezioni sessualmente trasmissibili, con l’obiettivo di educare, sensibilizzare e ridurre il numero di nuove infezioni. Un ringraziamento anche ai relatori e agli artisti che hanno reso tanto interessante quanto gradevole l'evento serale.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è lo strumento che raccoglie informazioni e documenti sulla tua storia clinica, come referti, lettere di dimissioni e verbali di pronto soccorso. Consente inoltre ai professionisti sanitari di consultarli ovunque, anche in situazioni di emergenza. Lo trovi qui https://www.salutelazio.it/fascicolo-sanitario-elettronico1. Fino al 17 dicembre è possibile opporsi all’inserimento dei documenti antecedenti al 19 maggio 2020; per farlo vai sul sito: https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/web/guest.
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Bassa aderenza, scarsa tollerabilità ai trattamenti e ridotta persistenza terapeutica: la Medicina di Precisione vince la sfida di una sanità che si confronta con una popolazione sempre più anziana e politrattata. Presentati all’Ospedale Sant’Andrea di Roma i risultati scientifici dell’approccio che sta cambiando la medicina.
Roma, 15 novembre 2024 – Si è svolto oggi il convegno dedicato al Centro di Medicina di Precisione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea, un'importante occasione per fare il punto sui progressi ottenuti nell'ambito di questa innovativa metodica che sta cambiando radicalmente la medicina moderna. Aperto dai saluti istituzionali del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e della Rettrice di Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, l’evento ha visto la partecipazione di esperti e professionisti della salute, tra cui il Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Robert Giovanni Nisticò, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, e il Direttore della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Andrea Urbani.
La Medicina di Precisione è un approccio innovativo, che personalizza il trattamento delle malattie sulla base del profilo genetico, dello stile di vita e dei fattori ambientali di ogni paziente, migliorando l’aderenza e l’efficacia terapeutica, aumentando la tollerabilità dei trattamenti e ottimizzando l'uso delle risorse sanitarie. Il Centro di Medicina di Precisione dell'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea ha sviluppato e affinato un approccio multidisciplinare che combina diagnostica molecolare avanzata, farmacogenomica, bioinformatica e medicina clinica per trattare pazienti con malattie complesse. Evidenti i benefici clinici ottenuti dal Sant’Andrea, policlinico di Sapienza Università di Roma e azienda di alta specializzazione della Regione Lazio, raccolti oggi in una pubblicazione. I risultati scientifici presentati mostrano, ad esempio, come in pazienti affetti da disturbi psichiatrici resistenti al trattamento, l’ottimizzazione della terapia attraverso la farmacogenomica porti ad un deciso miglioramento dell’outcome clinico. Allo stesso modo, in oncologia, l'analisi genomica ha permesso di identificare trattamenti mirati per i pazienti, più efficaci e meno invasivi. Significativo l’impatto della medicina di precisione anche sul trattamento di patologie come l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, l’epilessia.
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