COMUNICAZIONE AGLI INTERESSATI AI SENSI DELL’ART. 34 DEL REGOLAMENTO (UE) 2016/679 (c.d. GDPR)
Nella notte tra il 31 luglio ed il 1 agosto 2021, LAZIOcrea S.p.A. - Società a Socio unico Regione Lazio ha subito un attacco informatico effettuato da Hacker al data center che ospita i sistemi informatici di tale Società che ha temporaneamente compromesso l’utilizzo dei servizi e degli strumenti applicativi ivi presenti e resi in favore di tutte le Aziende Sanitarie della Regione Lazio compresa l’Azienda ospedaliero – universitaria Sant’Andrea (di seguito anche “AOUSA”). La Società ha riferito, con un comunicato stampa pubblicato subito dopo l’attacco, di aver tempestivamente attivato, in collaborazione con le autorità competenti e le forze dell’ordine, un Team tecnico dedicato alla gestione dell’evento e di aver messo in campo le misure necessarie ad evitare possibili violazioni alla riservatezza ed integrità dei dati personali. Al fine di preservare la sicurezza dei dati presenti nei sistemi di LAZIOcrea, la Società ha provveduto a isolare il proprio data center inibendone l’accesso dall’esterno con conseguente ed inevitabile temporanea indisponibilità di alcuni servizi resi dall’AOUSA, rallentamenti e disagi per gli utenti. Secondo quanto dichiarato da LAZIOcrea S.p.A., le analisi svolte sino ad oggi da professionisti ed organismi indipendenti in materia di cyber security hanno escluso al momento qualsivoglia compromissione riguardo alla integrità e riservatezza dei dati presenti. L’Azienda ospedaliero – universitaria Sant’Andrea ha adottato una serie di misure temporanee ed alternative al fine di contenere, anche in collaborazione con la Regione Lazio, gli effetti negativi dell’attacco e garantire i servizi ai propri utenti. L’Azienda, per il tramite del proprio Responsabile Protezione Dati, sempre contattabile all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., rimane a disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti e si impegna a tenere i propri utenti costantemente informati, con appositi comunicati, sullo stato dei servizi e sull’evoluzione della situazione determinata dall’attacco cibernetico.
Il Direttore Generale - Dr. Adriano Marcolongo
Comunicato per conto di Regione Lazio:
Come noto i sistemi informativi di Regione Lazio sono stati oggetto di un attacco informatico nella giornata di domenica 1 agosto 2021 e attualmente non sono disponibili.
Di conseguenza, l'invio degli ordini elettronici deve essere considerato formalmente sospeso, e gli ordini per l’acquisto di beni e l’erogazione di servizi rientranti nell’obbligo dell’ordinazione elettronica, dovranno essere inviati per le vie tradizionali (mail, fax, o altro), in coerenza con quanto pubblicato sulla pagina dedicata al NSO della Ragioneria Generale dello Stato.
Si rende noto che, con riferimento ai soli ordini inviati per le vie tradizionali a causa della non accessibilità dei sistemi informatici , il mancato inserimento dei riferimenti costituenti la tripletta dell’ordine in fattura da parte del fornitore non sarà ostativo alla liquidazione della fattura medesima.
In considerazione del fatto che la fornitura promana da un processo di ordinazione non gestito tramite NSO, gli estremi dell’ordine, emesso per vie tradizionali, potranno essere indicati nel blocco dati ordini d’acquisto della fattura elettronica come segue : 2.1.2.2 con numero ordine asl e 2.1.2.3 con data ordine, valorizzando il campo 2.1.2.5 del codice commessa con il testo “#NO#”, come tra l’altro previsto nelle regole tecniche di NSO 4.9 al paragrafo 8.1.1 (dati da riportare nella FatturaPA).
Per eventuali comunicazioni relative a quanto in argomento, occorre fare riferimento, in attesa della accessibilità dei sistemi informatici e fino a nuova comunicazione, alla seguente casella ordinaria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sarà nostra premura comunicare continui aggiornamenti in merito al disservizio dovuto all'attacco informatico.
A seguito delle criticità riscontrate nella gestione dei sistemi informatici evidenziate dalla Regione Lazio in data 01/08/2021, si informano i fornitori aziendali che non sarà possibile inviare ordini tramite NSO in formato elettronico. Dovendo seguire le indicazioni impartite dalla Ragioneria dello stato (link) e ribadite dalla Regione Lazio. Si provvederà quindi ad inviare gli ordini di approvvigionamento con le modalità tradizionali, precedenti all’entrata in vigore del NSO. L’invio in formato elettronico verrà ripristinato all’atto della normale ripresa della operatività dei sistemi di cui verrà data comunicazione.
Si raccomanda inoltre i fornitori di sospendere momentaneamente anche l’invio delle fatture al sistema di interscambio, al fine di evitare che si possano verificare ulteriori problematiche al ripristino del processo di liquidazione e pagamento fatture.
La Direzione aziendale
Comunicato stampa del 20.07.2021. Concluso con successo il primo impianto per il sistema vestibolare in Italia. Il dispositivo, inserito chirurgicamente nell’orecchio, risolve l’ipofunzione labirintica bilaterale, il disturbo dell’orecchio interno che reca anche gravi disfunzioni dell’equilibrio, impedendo una deambulazione corretta.
L’impianto, realizzato lo scorso 19 luglio dall’équipe otorinolaringoiatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea coordinata da Maurizio Barbara, Ordinario della Sapienza e Direttore della UOC di Otorinolaringoiatria, interviene attraverso una doppia stimolazione elettrica, sul nervo cocleare e sul nervo vestibolare, agendo sia sull’udito sia sulla stabilità fisica. L’intervento effettuato presso l’ospedale universitario romano permette di riacquisire la funzione uditiva dell’orecchio operato, nonché di risolvere il problema di oscillazioni e barcollamenti incontrollabili, restituendo al paziente una vita normale ed autonoma.
L’ipofunzione labirintica bilaterale è, infatti, una disfunzione fortemente debilitante, dovuta a patologie dell’orecchio interno come la malattia di Meniere o legata all’uso di farmaci ototossici. Può essere anche derivante da patologie neurologiche, casistica per la quale, tuttavia, l’impianto vestibolare non è raccomandato. Si stima ne soffrano complessivamente 28 soggetti su 100.000, cui vengono impedite anche le più elementari attività quotidiane, come passeggiare o guidare, e che continuamente sono esposti a rischio di caduta.
L’innovativo intervento conferma la preminenza della sanità laziale nel panorama nazionale e internazionale. L’impianto del dispositivo è frutto di un trial clinico e di un progetto europeo, nonché oggetto di collaborazione con le due università spagnole di Las Palmas e Navarra e col Centro Europeo St. Augustinus di Anversa in Belgio. Un risultato raggiunto grazie alla dinamica sintesi di ricerca e assistenza realizzata presso il Sant’Andrea, policlinico integrato con Sapienza Università di Roma.