
24.05.2018. Camouflage personalizzato per minimizzare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche: all’ospedale Sant’Andrea di Roma il tumore si affronta a colpi di mascara. Il nosocomio romano ha invitato i pazienti in trattamento oncologico per una seduta gratuita di trucco personalizzato durante la quale, con l’aiuto professionale di una make-up artist, scoprire i “trucchi” per nascondere i segni lasciati sulla pelle dalle terapie.
Perdita di capelli, rush cutanei, pallore, lineamenti stanchi accompagnano la donna durante i trattamenti, ricordandole continuamente la propria condizione di malata. Nell’ottica di una presa in carico globale del paziente, è importante affrontare anche l’aspetto psicologico del percorso terapeutico. “Non si tratta solo di curare la malattia, ma anche di prendersi cura dei nostri pazienti – ricorda il Commissario Straordinario del Sant’Andrea, Giuseppe Caroli – offrendo loro ogni arma utile per non scoraggiarsi e affrontare con energia le terapie.” “Sentirsi bene anche durante il trattamento radioterapico, avere la percezione di non aver perso la propria femminilità è la risposta al disagio oncologico che vogliamo incoraggiare nelle nostre pazienti” aggiunge Mattia Falchetto Osti, direttore della Unità di Radioterapia trasformata per un giorno in salone di bellezza.
L’evento, organizzato grazie al supporto incondizionato di La Roche-Posay, è stato anche occasione per la realizzazione di uno shooting fotografico d’eccezione che ha catturato l’entusiasmo delle 15 donne sottoposte al “trattamento” estetico. Gli scatti saranno raccolti nel calendario di IncontraDonna Onlus, l’associazione presieduta dalla senologa Adriana Bonifacino che, anche in questa occasione come ormai da anni, è al fianco dell’ospedale universitario nell’organizzazione di iniziative ed eventi dedicati alla promozione della salute delle donne.
Ufficio Stampa

Roma, 04.04.2018. Attivato presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea il percorso dedicato alle vittime di violenza, punto di accesso ad una rete interdisciplinare e inter-istituzionale di aiuto rivolta ad adulti e bambini che ricorrono al Pronto soccorso a seguito di maltrattamenti psicologici, fisici o sessuali.
Un percorso protetto, che punta in primo luogo a mettere a proprio agio il paziente, garantendo assistenza medica e supporto psicologico, senza tralasciare gli aspetti relativi alla sicurezza e medico-legali. Accolti in pronto soccorso e valutati clinicamente, i pazienti sono accompagnati nell’area dedicata ai “soggetti fragili”, al riparo da sguardi indiscreti e nella massima riservatezza. Ricevono qui tutte le cure specialistiche, riducendo al minimo gli spostamenti e il numero di operatori coinvolti. Con l’eventuale ausilio di assistenti sociali e di psicologi vengono spiegate loro tutte le fasi e le finalità degli accertamenti, dando anche l’opportunità di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Il personale, appositamente formato, segue precisi protocolli per la gestione delle cartelle cliniche, la raccolta di anamnesi, esami obiettivi, consulenze ed eventualmente di prove biologiche e documentazione fotografica delle lesioni, consegnate alle forze dell'ordine nel caso di denuncia. All’assistenza ospedaliera segue un follow-up medico e psico-sociale, grazie anche all’attivazione della rete di aiuto territoriale: con la dimissione ospedaliera, la vittima è affidata alla struttura più consona a garantire assistenza psicologica per la rielaborazione del trauma così come eventuale sostegno legale e/o tutela rispetto a potenziali aggressioni.
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Roma, 15 gennaio 2018. Importante traguardo per l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea che può vantare oltre 1200 interventi di chirurgia toracica nel solo anno 2017. Un dato eccezionale che sottolinea il valore della Sanità laziale, dove - in un quadro di generale contenimento della spesa che ha consentito l’uscita dal Commissariamento della Regione - si mantiene la promessa di una sanità di eccellenza, con un continuo miglioramento della performance assistenziale.
Alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e del Rettore di Sapienza Università di Roma, Eugenio Gaudio, il Commissario Straordinario del nosocomio laziale, Giuseppe Caroli, ha presentato oggi alla stampa i risultati raggiunti.
Nel 2017 il Prof. Erino Angelo Rendina e la sua squadra hanno effettuato 1212 interventi di chirurgia toracica, grazie ad una media di 20 sedute operatorie mensili, effettuando circa 5 interventi a seduta. Nel reparto di 20 posti letto si sono alternati i pazienti operati con una degenza preoperatoria di 1,3 giorni ed una degenza media di 5,86 giorni.
Si tratta di numeri rilevanti, che rafforzano la Regione Lazio come punto di riferimento per questo tipo di interventi a livello nazionale ed europeo e sono indicatori di elevate efficacia ed efficienza delle struttura.
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Un pomeriggio a tinte giallo rosse per i piccoli ospiti della pediatria dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea. Nel reparto diretto dalla Prof.ssa Villa, tra gli indaffarati camici bianchi, si fa largo l’attaccante della AS Roma El Shaarawy, accompagnato dalla mascotte Romolo.
Occhi sgranati, bocche spalancate. L’incredulità dei primi secondi viene presto soppiantata dall’energico entusiasmo dei bambini, che dimenticando sofferenze, terapie, aghi e medicine, ricambiano la gradita visita del giocatore inondandolo di affetto e selfie. Abituato al pressing sul campo, il giallorosso non si tira indietro neanche in corsia, dispensando sorrisi, regali e scambiando qualche battuta calcistica con i ragazzi più grandi.
"È stata una bellissima emozione. Per me è sempre un grade piacere essere a contatto con questi bambini per cercare di regalar loro un sorriso in più”, ha detto invece ‘il Faraone' giallorosso.
“Una ventata di aria fresca per questi nostri piccoli ospiti che, da grandi campioni, scendono tutti i giorni in campo per vincere la loro personale sfida contro la malattia – ha commentato il Direttore Sanitario, dott. Lorenzo Sommella. Ringraziamo la Fondazione Roma Cares per averci dato l’occasione di regalare loro una giornata indimenticabile”.
Il Sant’Andrea è, infatti, l’ultima tappa del fitto calendario di eventi di beneficienza e solidarietà sociale che il Club, attraverso la sua Fondazione e in collaborazione con la Geco Animation, sta realizzando presso ospedali, case famiglia e scuole.