Roma, 15 gennaio 2018. Importante traguardo per l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea che può vantare oltre 1200 interventi di chirurgia toracica nel solo anno 2017. Un dato eccezionale che sottolinea il valore della Sanità laziale, dove - in un quadro di generale contenimento della spesa che ha consentito l’uscita dal Commissariamento della Regione - si mantiene la promessa di una sanità di eccellenza, con un continuo miglioramento della performance assistenziale.
Alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e del Rettore di Sapienza Università di Roma, Eugenio Gaudio, il Commissario Straordinario del nosocomio laziale, Giuseppe Caroli, ha presentato oggi alla stampa i risultati raggiunti.
Nel 2017 il Prof. Erino Angelo Rendina e la sua squadra hanno effettuato 1212 interventi di chirurgia toracica, grazie ad una media di 20 sedute operatorie mensili, effettuando circa 5 interventi a seduta. Nel reparto di 20 posti letto si sono alternati i pazienti operati con una degenza preoperatoria di 1,3 giorni ed una degenza media di 5,86 giorni.
Si tratta di numeri rilevanti, che rafforzano la Regione Lazio come punto di riferimento per questo tipo di interventi a livello nazionale ed europeo e sono indicatori di elevate efficacia ed efficienza delle struttura.
Il Prof. Rendina, ordinario di Chirurgia Toracica e direttore del Dipartimento universitario di Scienze Medico-chirurgiche e medicina translazionale presso lo storico ateneo romano di Sapienza Università di Roma, ha eseguito il primo trapianto polmonare in Italia all’età di 32 anni, nel 1991, ed oltre 70 trapianti polmonari doppi bilaterali. La sua pluriennale esperienza è a disposizione dei medici in formazione, cui viene garantito, dopo una severa preparazione presso i corsi di laurea magistrale e specialistica della facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza, la possibilità di un costante accesso in sala operatoria, indispensabile per la formazione di validi professionisti.
Grazie a specifici finanziamenti della Regione Lazio (6,2 milioni di euro), per il 2018 sono inoltre attesi in Azienda interessanti sviluppi in campo diagnostico e terapeutico. In corso d’opera l’acquisizione di alcune tecnologie di ultima generazione che qualificheranno ulteriormente l’offerta di prestazioni, in campo oncologico e non solo.
Con un investimento di 2,2 mln di euro (entro febbraio 2018 l’aggiudicazione provvisoria della gara) la Regione Lazio ha dato il via libera per l’acquisto di un tomografo PET- CT, un’apparecchiatura ibrida che unisce i vantaggi di CT e PET. Il tomografo ad emissione di positroni (PET) rileva i raggi Gamma emessi dalle lesioni tumorali radioindotte da specifiche molecole, come il FDG/Fluoro 18, consentendo così una stadiazione più accurata delle patologie neoplastiche. Il tomografo PET-CT concorrerà, inoltre, allo studio delle patologie neurologiche e cardiache mediante l’acquisizione di pacchetti specifici di ricostruzione e alla diagnosi precoce di patologie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer.
Con un investimento di 4 mln di euro la Regione Lazio ha dato il via libera all’acquisto di un Acceleratore lineare dual energy, top di gamma, in sostituzione di una delle apparecchiature esistenti monoenergia. Il nuovo acceleratore consentirà di effettuare trattamenti radioterapici avanzati con tecniche IMRT, VMAT, IGRT e trattamenti stereotassici body e cerebrali di lesioni anche inferiori a 3 mm di diametro. Viene così garantita massima precisione, grazie all’irrogazione di un fascio di radiazioni accuratamente modulato in funzione della dimensione, della morfologia e della posizione della neoplasia.